ITALO CALVINO: LEONIA, le città invisibili
La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra
lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall'involucro, indossa
vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora
intonsi, ascoltando le ultime filastrocche che dall'ultimo modello d'apparecchio.
L'opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono
buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia
sia davvero come dicono il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l'espellere,
l'allontanare da sé, il mondarsi d'una ricorrente impurità.
Il risutlato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo
passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la citt à
conserva tutta se stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d'ieri che
s'ammucchiano sulle spazzature dell'altroieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri.
Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato
immondezzaio non stessero premendo, al di là dell'estremo crinale, immondezzai d'altre
citt à, che anch'esse respingono lontano da sé le montagne di rifiuti. Forse il mondo intero,
oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una
metropoli in eruzione ininterrotta.
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Leonia,da Le città invisibili
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Video promozionale
Bello, sia il racconto sia il video
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