Decreto sviluppo bis: un altro grosso favore ai costruttori

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

L’art. 33 di detto decreto legge (che quindi attende la conversione in legge), che si intitola “Disposizioni per incentivare la realizzazione di nuove infrastrutture”
In pratica, il privato (costruttore) che inizia a realizzare una grande opera pubblica, la cui progettazione definitiva avvenga entro la fine del 2015, qualora, nel corso dell’opera, si renda conto che l’opera non rende dal punto di vista finanziario, potrà chiedere ed ottenere un credito d’imposta pari al 50% del valore dell’opera stessa.
Appare chiaro che una norma di tal genere sia fatta apposta affinché le aziende costruttrici inizino comunque le grandi opere e poi ne facciano ricadere i costi in buona parte sullo Stato, che rinuncerà ad un grosso introito economico.
L’operazione varata col decreto sviluppo bis (che c’è da scommettere non verrà modificato sul punto in sede di conversione in legge) non potrà che portare:
1) un incremento del consumo di territorio;
2) un incremento della già precaria fragilità idrogeologica;
3) una rinuncia a sicure entrate pubbliche.
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