34.148 siti da bonificare, oltre 2 mila vittime ogni anno: a vent’anni dalla sua messa al bando l’amianto continua a colpire.

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

A 20 anni dalla sua messa al bando l’amianto continua a causare oltre 2mila vittime all’anno; 34.148 sono i siti ancora da bonificare per oltre 32 milioni di tonnellate di amianto sparso in tutto il Paese con cave di materiali contenenti la pericolosa fibra ancora attive.
Sono tantissime le morti causate dall’esposizione all’amianto nel nostro Paese ogni anno, oltre 900 proprio per mesotelioma pleurico e l’emergenza sanitaria continua a crescere, visto il lungo periodo di latenza della malattia (fino a 40 anni), tanto che gli epidemiologi prevedono alcune decine di migliaia di casi nei prossimi anni. È evidente quindi l’importanza di un’efficace sorveglianza sanitaria ed epidemiologica per gli esposti, insieme alla ricerca clinica e il risarcimento garantito per le vittime, ma occorre intervenire anche in termini di prevenzione.
L’amianto inoltre è stato diffuso capillarmente su tutto il territorio, a causa dei molteplici impieghi in cui è stato utilizzato. Dopo 20 anni dalla sua messa al bando e dall’istituzione dei Piani regionali amianto (legge 257 del 1992), ancora non si sa quanto ce n’è. Le stime ufficiali del CNR parlano di 32 milioni di tonnellate, relative ai 2,5 miliardi di mq di coperture di eternit, e di diverse tonnellate di amianto friabile.
LE PROPOSTE DI LEGAMBIENTE: Prevenzione. Risanamento ambientale, bonifica e smaltimento dei materiali contenenti amianto devono essere le priorità per portare a zero il rischio connesso con l’esposizione alla pericolosa fibra. Per far questo è necessario: intervenire tanto sui grandi siti industriali inseriti nel Programma nazionale di bonifica, quanto sulle emergenze locali riguardanti la presenza di amianto in edifici e le strutture pubbliche e private; completare il censimento che ancora oggi procede a macchia di leopardo; prevedere adeguate risorse economiche per co-finanziare la rimozione e la bonifica delle strutture contaminate, prorogando l’extra-incentivo di 5 centesimi a kwh, previsto dal IV conto energia per la sostituzione di coperture in eternit con pannelli fotovoltaici e/o prevedendo forme simili di incentivazione a scala nazionale; attuare un’adeguata pianificazione per la realizzazione di una impiantistica di trattamento e smaltimento a supporto delle operazioni di bonifica.
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