Pesce: cibo o fauna da proteggere?

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Solo due generazioni fa se ci avessero detto che nel giro di un decennio avremmo smesso di pescare e consumare le balene ci sarebbe sembrato impossibile, eppure è successo grazie al divieto di pesca da un lato ed efficaci campagne di sensibilizzazione dall’altro. Anche se c’erano diverse lobby contrarie alla fine ha vinto il buon senso e la volontà di proteggere questi cetacei da un’estinzione certa. Probabilmente questo processo è stato reso più facile dal fatto che le balene sono mammiferi e quindi le percepiamo più vicine a noi almeno evolutivamente.
Se da un lato tanti nutrizionisti ci dicono che dovremmo mangiare più pesce dall’altro ci sono tante associazioni non solo ambientaliste (WWF, Greenpeace, Ocean2012, Slowfood, Legambiente, ecc.) che ci dicono invece di limitarne il consumo e soprattutto di prestare molta attenzione alle specie che acquistiamo oltre alla provenienza, alla tecnica di pesca, alla taglia del pesce e alla stagione. C’è ad esempio un video realizzato da Ocean2012 (coalizione di organizzazioni per la difesa del mare) che in meno di 5 minuti sintetizza alla perfezione il cuore del problema legato alla sovrappesca e all’allevamento ittico: “Fermate il sovrasfruttamento”.
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