COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE REGIONALE
A distanza di un anno dalla nostra denuncia “Attacco al territorio – Dai Parchi al consumo di suolo, le denunce di Legambiente in vista del congresso interregionale” constatiamo con rammarico il perpetuarsi di una politica regionale che erode a colpi di tagli finanziari, nuove leggi regionali e regolamenti il lavoro di anni e anni volto alla tutela, valorizzazione e ricerca sull'ambiente. “Dopo le nostre preoccupazioni espresse più volte sulla legge Parchi, sul regolamento forestale e sulla generale e diffusa disattenzione al territorio piemontese, ora si mette in atto la svendita e la chiusura di soggetti che, a vario titolo, hanno costituito eccellenze per la ricerca e divulgazione ambientale in Piemonte , con pesanti conseguenze sul lato ambientale, economico e occupazionale – denuncia Fabio Dovana, presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta -. Ci riferiamo al futuro incerto dell'Ipla (istituto per le piante da legno e l'ambiente) e del Crab (Centro di Riferimento per l'Agricoltura Biologica), entrambi in forti difficoltà economiche e a rischio chiusura a causa dei pesanti tagli delle Regione Piemonte e della difficile situazione della rivista mensile di informazione e divulgazione scientifica Piemonte Parchi, edita dalla Regione Piemonte dal 1985 e che ora rischia di non avere più un futuro”. Mancano all'appello 300mila euro (il costo di una rotonda stradale, fa notare la CGIL) per ricapitalizzare e salvare l'Ipla, una Società pubblica di rilievo regionale e internazionale, che si occupa da anni di prevenzione dei danni ambientali, pianificazione territoriale, promozione delle energie rinnovabili, lotta alle zanzare, alle patologie degli alberi e molto altro. Azzerato invece il finanziamento 2012 al Crab, che dal 2002 si occupa di promuovere e divulgare le pratiche dell’agricoltura biologica attraverso la realizzazione di attività sperimentali, didattiche e divulgative che ora si trova nella situazione di dissesto finanziario e a rischio chiusura. Preoccupante anche la situazione della rivista mensile di informazione e divulgazione scientifica Piemonte Parchi, edita dalla Regione Piemonte da 27 anni e che ha visto l'azzeramento del capitolo di bilancio 2012 relativo alle spese per la stampa, la spedizione e le collaborazioni redazionali e che negli ultimi anni ha subito un pesante calo degli abbonati, nonostante il rilievo acquisito nei suoi 27 anni di storia, riconosciuto anche da numerosi premi. A nostro parere il calo degli abbonamenti è da imputare più a una malagestione della rivista che al disinteresse degli abbonati e valutiamo di strategica importanza la sopravvivenza di Piemonte Parchi, ad oggi l'unico in Italia come periodico in materia naturalistica e ambientale edito da un'istituzione regionale in grado di costituire un modello di riferimento a livello internazionale. La situazione della rivista si somma alla più generale preoccupazione per il futuro del sistema dei Parchi piemontesi, oggetto di pesanti tagli ai finanziamenti che mettono a rischio la tutela del territorio e gli stipendi dei 400 dipendenti dei Parchi, così come più volte denunciato dalle associazioni ambientaliste e dai sindacati. “Chiudere o mortificare questi soggetti, che negli anni hanno dimostrato rigore nel proprio operato, diventando eccellenze piemontesi, e non solo, di cui andare fieri, vuol dire disperdere e azzerare conoscenze e competenze che dovremmo tenerci stretti, soprattutto in questo difficile periodo di crisi – conclude Dovana - L'investimento nella ricerca è indispensabile e il collegamento con l'ambiente e il territorio è imprescindibile per contrastare la crisi. Auspichiamo che la Regione Piemonte e gli altri Enti coinvolti nel futuro dei soggetti sopra citati si rendano conto che non ci possiamo permettere di perdere questo patrimonio e che pongano in essere tutte le azioni necessarie per la loro sopravvivenza”.
Crab ed Ipla sono un patrimonio che non dobbiamo perdere. Speriamo che questa presa di posizione del regionale aiuti alla causa
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