Rachel Carson, la cultura ecologica è un valore politico

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il 27 settembre del 1962 usciva nelle librerie americane “Silent Spring”, il libro sulle conseguenze dell’uso massiccio di Ddt nell’agricoltura estensiva con cui Rachel Carson fondò il movimento ambientalista degli Stati Uniti.
La Carson divenne una “citizen scientist” e avvicinò l’ecologia alla vita delle persone. Da quel giorno di settembre i cittadini americani si sentirono maggiormente coinvolti nelle scelte ambientali del proprio Paese e compresero che l’impegno personale e il senso di responsabilità verso il futuro e la comunità potevano fare la differenza.
A cinquanta anni di distanza da quell’autunno che accese di passione civile un pubblico fino a quel momento totalmente digiuno di ecologia, i movimenti dal basso sono diventati i protagonisti della presa di coscienza globale sul cambiamento climatico.
Il testamento della Carson ci ricorda che la cultura ecologica non deve essere un privilegio dell’Accademia, ma un valore collettivo, da condividere e da diffondere. Solo così dati, statistiche e grafici possono raggiungere il livello zero – la vita quotidiana – e trasformarsi in strategie di azione. Non è un caso che “conoscenza e consapevolezza” rientrino nel programma di adattamento al cambiamento climatico della Comunità Europea.
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1 commento:

  1. Rachel Carson è ai più sconosciuta, ma riveste nel mondo ambientalista a 50 anni di distanza dalla publicazione del suo libro "Primavere Silenziose" una importanza fondamentale. Come Legambiente Regionale e più localmente a Pinerolo per i martedì della scienza, grazie al nostro Baltieri, sono state organizzate più giornate di commemorazione delle sue idee che, come dice l'articolo, hanno permesso la nascita di un movimento ambientalista.
    Quindi se vi capita leggetevi il libro...

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