DAL FATTO QUOTIDIANO.IT
Quello che più mi ha colpito, comunque, non è stata l’opposizione al Tav. Da giornalista, infatti, mi sono interrogato su quale fosse, in questo caso, la vera notizia. Leggendo molti quotidiani o seguendo i telegiornali ci viene raccontato che i “No Tav” sono perlopiù un gruppo di violenti, nemici dello sviluppo e accaniti difensori del “loro piccolo giardino di casa”.
Nulla ci viene detto delle motivazioni che hanno spinto migliaia di persone, per quasi 20 anni, a dedicare gran parte del loro tempo libero – e non solo quello – ad una causa che apparentemente non li riguarda più di tanto. Non ci vengono raccontate le iniziative culturali che i “No Tav” hanno messo in campo in questi mesi di lotte: i corsi di musica e teatro, gli approfondimenti legislativi, i ritrovi sociali, i progetti di imprenditoria sociale, le mangiate in compagnia. Non ci viene detto che molti giovani e non solo si stanno trasferendo in valle per partecipare a questa lotta e che decine di stranieri vengono tutti i giorni da tutto il mondo per solidarizzare con i valsusini.
La verità, però, è che la lotta contro il Tav è presto diventata uno straordinario espediente per la costruzione di nuove relazione sociali e ha permesso a migliaia di persone di ritrovarsi di fronte ad una causa comune, ad un comune sentire. Ecco perché l’opposizione al Tav, così come la battaglia per l’acqua bene comune, ha coinvolto decine di migliaia e in alcuni casi milioni di cittadini in tutto il nostro Paese.
Quello che i mass media e la gran parte dei politici continua ad ignorare (o fa finta di ignorare) è che esiste una fetta di Italia sempre più consistente che vuole riappropriarsi del territorio in cui vive, vuole costruire un’economia solidale, etica, ecologica. Milioni di cittadini che vogliono rimettere al centro le relazioni con le persone, il rispetto dell’ambiente, della salute umana, del lavoro.
Per saperne di più leggi l'articolo: No Tav o Si Val di Susa? Un laboratorio di comunità
Val Susa come laboratorio di comunità. La comunità come modo per fraternizzare e per uscire insieme dai problemi, siano essi il TAV o la crisi.
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