DAL SITO QUALENERGIA.IT
Tra i punti toccati una chiusura abbastanza decisa allo shale gas (gas metano prodotto da giacimenti non convenzionali in argille parzialmente diagenizzate, derivate dalla decomposizione anaerobica di materia organica contenuta in argille), dichiarazioni d'intenti sulla riduzione delle emissioni, una spinta all'efficienza energetica e la riduzione della dipendenza del Paese dal nucleare.
Hollande ha infatti riconfermato che già da ora è fissata la riduzione della quota dell'atomo nel mix elettrico francese dal 75% al 50% entro il 2025.
La centrale di Fessenheim - la più vecchia del Paese, del 1977, teatro dell'ultimo piccolo incidente lo scorso 5 settembre - sarà chiusa nel 2016. "Questo smantellamento della più vecchia centrale del parco dell'Esagono dovrà essere un esempio per dimostrare l'eccellenza dell'industria francese che potrà esportare questo savoir-faire all'estero, dato che numerosi reattori arriveranno a fine vita nei prossimi anni".
Per saperne di più leggi l'articolo: La "svolta verde" di François Hollande
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