Spiagge libere, un anomalia tutta italiana

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Davvero imbarazzante e spregiudicata la recente “rivolta” dei titolari di concessione in Italia di spiagge che contestano l’introduzione, a partire dal primo gennaio 2016, della normativa comunitaria che impedisce che stessi soggetti possano godere per un tempo indeterminato della concessione di spiagge – quindi di beni demaniali – diventandone di fatto i veri proprietari.
Non bisogna andare lontano per scoprire che in Francia, ad esempio, vige una norma del Code général de la proprieté des personnes publiques (art. L 2124-4 ) che prevede che l’accesso alle spiagge ed il loro uso devono essere liberi e gratuiti. In particolare tale disposizione prevede che l’accesso deve essere libero salvo che non vi siano giustificati motivi di sicurezza, difesa nazionale o di protezione ambientale che giustifichino limitazioni particolari. L’uso libero e gratuito da parte della collettività costituisce infatti la finalità fondamentale delle spiagge.
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