Nel Mediterraneo 3 miliardi di rifiuti fanno strage di uccelli e mammiferi

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Si stima che 6,4 milioni di tonnellate di rifiuti galleggino ogni anno negli oceani del pianeta. E che ogni anno nel mondo siano prodotti 260 milioni di tonnellate di plastica, di cui circa il 10% finisce in mare. Una quantità che è centuplicata negli ultimi quarant’anni.
Circa 1 milione di uccelli marini e 100 mila mammiferi marini muoiono a causa dei rifiuti in mare ogni anno. In particolare, la plastica sta intossicando 267 specie animali: 86% delle tartarughe marine, 44% di tutte le specie di uccelli marini e 43% delle specie di mammiferi marini. La plastica è costituita da polimeri sintetici originati dal petrolio e col tempo non si distrugge, ma si scompone in frammenti molto piccoli, perfino più sottili di un capello, chiamati “micro-plastiche”: 250 miliardi di micro-particelle di plastica sono presenti sui litorali di Francia, Spagna e Nord-Italia secondo l’ultimo dossier del WWF.
le maggiori concentrazioni si hanno intorno all’Isola d’Elba e in Costa Azzurra, ma anche in Corsica e presso l’Arcipelago Toscano. Dato che la maggior parte dei rifiuti non è biodegradabile, ci vorranno decenni o perfino secoli perché i microframmenti di plastica si decompongano completamente: dai 20-30 anni di un cotton-fioc ai 100-1000 anni di un sacchetto di plastica, fino ai 1000 anni di una bottiglia di plastica.
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