Movimento per la decrescita felice con FIOM e M5S? Chiariamo

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Il Movimento per la decrescita felice non intende partecipare alla costituzione di un nuovo soggetto politico, ma ad aggregare il maggior numero di soggetti della società civile, imprenditoriali, sindacali, professionali, amministrativi nella realizzazione di una politica economica in grado di superare la crisi non tentando velleitariamente di riproporre una crescita quantitativa non auspicabile, ma introducendo elementi di carattere qualitativo nella valutazione del fare umano, con la consapevolezza che sempre più spesso in questa fase storica il meglio coincide col meno.
Pallante: "Noi ci occupiamo di promuovere le tecnologie che riducono lo spreco di risorse e forme associative tra gli imprenditori che le producono e le installano; di promuovere stili di vita liberi dai condizionamenti del consumismo; di elaborare proposte di politica amministrativa finalizzate a ridurre i consumi inutili di risorse e di proporle a chi siede nelle assemblee elettive perché le trasformi in delibere. Di fatto gli unici ad aver inserito nei loro programmi elettorali le nostre proposte sono stati i gruppi del Movimento 5 Stelle, con cui si è oggettivamente realizzata una forte sintonia sui contenuti."
Alla Fiom apprezziamo la coerenza con cui si sono fatti interpreti di un principio di civiltà che può essere definito kantianamente come la scelta di non considerare mai gli esseri umani come mezzo, ma sempre come fine . Non si possono subordinare i diritti fondamentali delle persone ai tentativi di attirare investimenti stranieri per rilanciare la crescita o ai tentativi di far crescere l’economia con produzioni devastanti per la salute e per gli ambienti (Ilva). La difesa senza compromessi di questo principio di civiltà è ragione più che sufficiente per confrontarsi sui contenuti.
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