Una città tarantolata (e avvelenata)

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Onore al giudice (il gip di Taranto dott.sa Patrizia Todisco) che ha avuto il coraggio, l’indipendenza ed il rigore di firmare provvedimenti granitici a tutela della popolazione di una città, che mi dicono essere molto bella, eretta in un pregevolissimo contesto ambientale.
Il profitto nonostante tutto, in spregio delle centinaia e migliaia di morti e di invalidi sparsi silenziosamente. Logica sostenuta con l’ipocrisia della “tutela del lavoro”.
Chi si occupa di ambiente conosce bene queste dinamiche, le ha criticate e tenta di cambiarle perché sa bene che salute e ambiente (quando s’incrociano, inscindibili) sono beni non bilanciabili con il lavoro. Neppure costituzionalmente, ovviamente. E’ però molto complesso spezzare l’assioma tra il mantenimento del sito pericoloso e la tutela del lavoro “sempre e comunque”.
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