Tagli linee ferroviarie, la posizione di Legambiente



Torino, 19 giugno 2012                                                                                     Comunicato stampa

LEGAMBIENTE A FIANCO DEI PENDOLARI
AL PRESIDIO DAVANTI AL CONSIGLIO REGIONALE:

NO AI TAGLI AL TRASPORTO PUBBLICO!

E' presente anche Legambiente al presidio organizzato dai comitati pendolari piemontesi davanti al Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere che vengano salvate le 12 linee che la Regione Piemonte ha già eliminato domenica scorsa, con l'avvio dell'orario estivo dei treni.

“Un colpo d'accetta ai danni dei pendolari, dei lavoratori e dell'ambiente, in un momento di crisi particolarmente delicato – dichiara Fabio Dovana, presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta –. Proprio quando sarebbe necessaria maggior lungimiranza da parte degli Amministratori, arrivano solo tagli indiscriminati. Alle continue dichiarazioni sulla volontà di spostare traffico dalla gomma alla rotaia, usate strumentalmente solo quando si parla di alta velocità, non corrispondono poi fatti, anzi, si va proprio nella direzione opposta: ai treni si preferiscono autobus e auto private”.

Una scelta sbagliata che non ci possiamo permettere se vogliamo raggiungere gli obiettivi fissati per legge per quanto riguarda l'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2 e i limiti fissati dall'Unione Europea sull'inquinamento atmosferico. Obiettivi ancor più prioritari in una regione come la nostra, che soffoca ogni anno sotto una pesante cappa di smog: a Torino nel 2011 la centralina Arpa peggiore ha registrato ben 158 giorni di superamento di PM10 a fronte dei 35 consentiti per legge e nel 2012 il “bonus” dei 35 giorni è stato esaurito il 13 febbraio!.

Una politica che privilegia il cemento alla rotaia, come confermano i tanti progetti finanziati per strade e autostrade piemontesi a scapito del servizio ferroviario pendolare che dallo stato di crisi in cui versa ormai da anni pare ormai abbandonato da parte della Regione Piemonte.

“I soldi ci sono, ma vengono utilizzati male – dichiara Federico Vozza, vicepresidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta -. Basti pensare all'avvio dei lavori al tunnel autostradale del Frejus, finanziato con la scusa della sicurezza e che verrà invece utilizzato per farci transitare i tir. E' necessaria una decisa inversione di tendenza: a chiederlo non sono solo gli ambientalisti, ma tanti cittadini, siano essi lavoratori pendolari o persone stufe di respirare smog o in crisi per l'elevato costo della benzina, senza calcolare le ricadute occupazionali sui lavoratori diretti e dell'indotto”.

Ufficio stampa Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta: 011.2215851 – 392.9935376

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