Perché dobbiamo imparare di nuovo a mangiare carne

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Dagli anni ’60 ad oggi il consumo di carne in Italia è cresciuto del 180%. Ne mangiamo 95 Kg a testa ogni anno. Rispetto ad un secolo fa abbiamo bisogno del 1000% in più di energia per mettere in tavola il nostro “pane” quotidiano. Nessun cibo ha il costo ambientale della carne: 1 chilo di manzo richiede 15mila litri e mezzo di acqua. L’allevamento di animali da “bistecca” (27 miliardi di capi) rappresenta sul totale delle emissioni serra una percentuale che va dal 14 al 18% secondo la Fao. La dieta è quindi oggi una strategia di mitigazione.
L’alimentazione onnivora della nostra specie è il frutto di milioni di anni di evoluzione. La questione è semmai imparare a mangiare meno carne e a sceglierne di migliore qualità, come ha fatto notare Carlo Pietrini di Slow Food. Opinione condivisa dal professor Franco Berrino dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ideatore del progetto Cascina Rosa. Durante la Seconda Guerra Mondiale, 10 milioni di famiglie americane e 425.000 negozianti sottoscrissero un patto nazionale per non consumare carne il lunedì; oggi a lanciare una campagna di questo tipo è il movimento Meatless Monday Campaign.
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