DAL SITO DEL FATTO QUOTIDIANO.IT
E' un viaggio che illustra, attraverso la ruggine di alcune tratte ferroviarie dismesse, l'Italia in soffitta, lasciata alla memoria, ferita, abbandonata.
Il treno è l'unico vettore a essere connettore di comunità.
Attraversa vallate, buca le montagne, incontra i paesi come un lungo bruco che trascina persone e speranze, progetti e disgrazie.
Con gli anni è maturata l'idea che non fosse utile, opportuno, intelligente collegare le grandi metropoli ai piccoli borghi, la campagna alle città, il piccolo al grande.
Sono nati i treni super veloci, le tratte super moderne che hanno diviso l'Italia, sezionandone la capacità di spesa, il merito, e persino i bisogni.
Chi corre a trecento all'ora e chi rimane a piedi.
L'Italia è come un barcone affollato su un lato. Di qua piegato fino a imbarcare acqua, di là quasi deserto.
Il treno è costoso, le strade no. Il treno porta deficit, l'asfalto crea valore economico, distribuisce ricchezza.
Per una parte dell'Italia il treno è divenuta una spesa insostenibile. Meglio il bus.
Per saperne guarda i video del Fatto quotidiano: La vita è un Treno. Un viaggio sentimentale un atto di denuncia civile
l treno è l'unico vettore a essere connettore di comunità!!!
RispondiEliminaStorie di un Italia abbandonata, come la nostra Valle