DAL SITO DEL CORRIERE
Un corteo di protesta contro l’ormai noto «triangolo della morte» che ha disseminato il territorio di tumori e malattie.
Ti aspetti le istituzioni in prima linea, quelle capaci di dare una risposta concreta, come ha chiesto il Capo dello Stato Napolitano. Non ci sono. In un corteo che non ha niente di normale.
A Caivano, dove ogni giorno si sequestrano chilometri di terra o tonnellate di frutta e verdura perché avvelenati, così come a Giugliano, Acerra, Casal di Principe, Nola... L’ormai noto «triangolo della morte» seminato di tumori. Qui hanno inventato il business dell’intombamento dei rifiuti tossici. Sono tonnellate di scarti di fonderia, fanghi tossici, solventi, coloranti, vernici provenienti da tutta Italia e non solo. Tutti sotto terra, in buche profonde anche 10 metri, tanto da lambire le falde acquifere, seppelliti là, ricoperti da altra terra. E coltivazioni.
C’è chi partecipa per la prima volta, chi ne ha sentito parlare solo in tv o sui giornali. E sono veramente tanti. Si aggiungono strada facendo gruppi sempre più numerosi. Alla chiesa della Madonna di Campiglione, tappa finale, arrivano quasi 60mila persone. Che si vanno ad aggiungere agli altri 20 mila scesi in piazza nei giorni scorsi ad Aversa, Acerra, Giugliano, Casal di Principe.
Per saperne di più leggi l'articolo: Terra dei Fuochi, 60mila in marcia contro rifiuti e tumori da inquinamento in Campania
Ti aspetti le istituzioni in prima linea, quelle capaci di dare una risposta concreta, come ha chiesto il Capo dello Stato Napolitano. Non ci sono. In un corteo che non ha niente di normale.
A Caivano, dove ogni giorno si sequestrano chilometri di terra o tonnellate di frutta e verdura perché avvelenati, così come a Giugliano, Acerra, Casal di Principe, Nola... L’ormai noto «triangolo della morte» seminato di tumori. Qui hanno inventato il business dell’intombamento dei rifiuti tossici. Sono tonnellate di scarti di fonderia, fanghi tossici, solventi, coloranti, vernici provenienti da tutta Italia e non solo. Tutti sotto terra, in buche profonde anche 10 metri, tanto da lambire le falde acquifere, seppelliti là, ricoperti da altra terra. E coltivazioni.
C’è chi partecipa per la prima volta, chi ne ha sentito parlare solo in tv o sui giornali. E sono veramente tanti. Si aggiungono strada facendo gruppi sempre più numerosi. Alla chiesa della Madonna di Campiglione, tappa finale, arrivano quasi 60mila persone. Che si vanno ad aggiungere agli altri 20 mila scesi in piazza nei giorni scorsi ad Aversa, Acerra, Giugliano, Casal di Principe.
Per saperne di più leggi l'articolo: Terra dei Fuochi, 60mila in marcia contro rifiuti e tumori da inquinamento in Campania
Nessun rappresentante politico... troppo pericoloso esporsi?
RispondiEliminaSituazione surreale ma ricordo che anche a Barge e Revello ci sono terreni contaminati conseguente all'indagine del Car-Fluff