Impronta ambientale dei prodotti alimentari. Al via il modello di “green economy”

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE

Il progetto ha lo scopo di promuovere l’adozione di un modello di sviluppo sostenibile come driver per l’innovazione e la competitività per le aziende della filiera dell’agroalimentare provinciale, attraverso l’implementazione di un programma che punti alla riduzione progressiva delle emissioni di Co2 di prodotti e processi. 


Il modello presentato è stato realizzato grazie alla collaborazione di alcune aziende rappresentative della filiera del pomodoro che hanno aderito volontariamente al progetto. Il progetto ha consentito di definire delle linee guida utili alle imprese anche di altri comparti, interessati alla realizzazione della carbon footprint di prodotto.
In Inghilterra sono già 25 mila i prodotti con il marchio Carbon Footprint (CFP), letteralmente impronta di carbonio. Negli ultimi anni sta crescendo esponenzialmente anche il numero dei prodotti italiani, soprattutto quelli alimentari, affinché i criteri di scelta dei consumatori non comprendano più solo qualità e convenienza, ma anche impatto ambientale di ciò che si acquista.
“Sono sempre più numerosi i cittadini che presterebbero attenzione ad un indicatore sintetico, un voto, un giudizio sulle conseguenze ambientali delle proprie scelte di consumo e della fruizione di servizi
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1 commento:

  1. Green Economy: tecnologia e conoscenza scientifica per sviluppare una economia il cui impatto ambientale sia contenuto entro dei limiti accettabili.

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