Torre di Libri: Terzo super weekend! con Carlo Petrini, Lella Costa, Mimmo Calopresti…

DAL SITO DELLA TORRE DI LIBRI

Terzo super weekend! con Carlo Petrini, Lella Costa, Mimmo Calopresti…


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Si inizia venerdì 12 luglio alle 17,30 con ANDREA DE BENEDETTI e LUCA RASTELLO che dialogano su Alta velocità e Corridoio 5.
Sabato 13 luglio alle 17,30 è la volta di ELIANA BOUCHARD (già finalista al Campiello) che presenta il suo nuovo romanzo. La sera, alle 21,15 arriva il regista MIMMO CALOPRESTI (stavolta in veste di romanziere) che risponderà alle domande dello storico GIOVANNI DE LUNA.
Domenica 14 luglio ci vediamo la mattina (alle 11) con SARA TOURN che si confronterà con il padre, lo storico  GIORGIO TOURN, per presentare la nuova guida che porta la sua firma ed è dedicata a Torre Pellice. Il pomeriggio alle 17,30 ancora in Piazza del Municipio per un doppio evento nato dalla collaborazione con Slow Food: presentazione della Nuova guida al vino quotidiano e a seguire l’incontro fra due amici: LELLA COSTA e CARLIN PETRINI!

1 commento:

  1. Venerdì 12 luglio 17.30 a Torre Pellice presentazione del libro Binario Morto:
    Corridoio 5, ovvero 3200 chilometri di ferrovia ad alta velocità che dovrebbero garantire promettenti sbocchi di mercato. Un “Eldorado”, secondo Piero Fassino, che però, nella migliore delle ipotesi, non comincerà a produrre benefici economici prima del 2073. Fantascienza pura. I due autori hanno provato a rifare tutto il percorso cercando di capire. Le sorprese non sono mancate. Il Portogallo ha già rinunciato, alla Spagna interessa solo l’alta velocità passeggeri e per le merci programma un binario unico, dopo Trieste il corridoio scompare, tanto che per raggiungere Lubiana bisogna prendere la corriera.
    Un viaggio nell’Europa più sconosciuta tra proclami altisonanti e la realtà povera di città, pianure, paesi, popoli senza un’identità e una visione comune. Un reportage che è la storia di una grande illusione. L’alta velocità interessa a pochi e a quei pochi interessa non per la sua portata globale ma per le ricadute a brevissimo termine sull’economia locale. Allora per quale ragione l’Italia deve spendere almeno due miliardi e mezzo di euro in un tunnel? E di quale futuro stiamo parlando?

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