Nuove trivellazioni petrolifere al largo delle coste adriatiche della Puglia?

DAL SITO DI GREENREPORT

Le Associazioni ambientaliste Folgore e Demetra di Trani, lanciano un nuovo allarme petrolio offshore lungo le coste della provincia di Barletta-Andria-Trani (Bat) e chiedono «L’intervento di tutte le Amministrazioni comunali costiere della Bat (sindaci, giunte e Consigli comunali) affinché esprimano tutti il loro diniego alle istanze e attività di ricerca idrocarburi nel Mare Adriatico al largo delle nostre coste, finalizzate alle trivellazioni di pozzi petroliferi esplorativi destinati a divenire permanenti in presenza di petrolio nei nostri fondali marini».
Nel 2012 la Northern Petroleum ha lanciato un programma a lungo termine che punta direttamente ai mari dell’Italia meridionale: «Il Canale di Sicilia: Progress in Italy, dove le nostre prospettive sono così eccitanti, è una priorità. Il nostro obiettivo resta quello di concludere accordi per portare nuovi partner nella zona del Canale di Sicilia. Adriatico meridionale: un’indagine sismica 3D è previsto nel 2012 nell’Adriatico meridionale, anche se tempistica dipenderà dalle approvazioni necessarie da parte di tutte le autorità competenti. L’indagine sarà progettata per definire obiettivi di valutazione trivellabili, tra i quali la grande prospettiva Cygnus».
Quindi gli ambientalisti pugliesi hanno fondate ragioni per preoccuparsi per le due istanze nel mare della provincia di Bat ed a dire che «Prosegue l’iter amministrativo inteso a “petrolizzare” le nostre coste pugliesi Soltanto per queste due Istanze attive abbiamo un totale di ben 1.439,9 kmq del Mare Adriatico pugliese ipotecati dal rischio di nuove estrazioni petrolifere».
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