DAL FATTO QUOTIDIANO.IT
Gallino dicendo a chiare lettere che in Italia l'occupazione è bassa perché non c'è domanda e non perché bisogna cambiare le regole il mercato del lavoro, ha sbattuto in faccia la forza delle verità oggettive a chi da anni sta prendendo in giro i lavoratori e soprattutto quelli che il posto lo hanno perso o lo inseguono come un miraggio (i giovani).
Nel modello di sviluppo che ci siamo scelti di portare avanti, infatti, senza i consumi l'economia è ferma. Ed è ferma perché non c'è lavoro e non c'è lavoro perché non ci sono consumi. L'alternativa sta solo in un modello di sviluppo dove la macchina economica la si fa correre sulla strada della sostenibilità ambientale e sociale, e dunque la crescita sia di ciò che non compromette le risorse e le materie prime e rispetti l'uomo e le terre dove vive. In assenza di questo modello, si può tentare di scalfire quello attuale, ma di certo l'idea di scaricare gli errori di chi ci ha portato alla crisi sui lavoratori e su quel poco che è rimasto dei loro diritti, è inaccettabile. Di fronte alle bugie, quindi, la forza della banalità della verità è già una rivoluzione.
Per saperne di più leggi l'articolo: Quando la verità dell'ovvio su crisi e disoccupazione batte la banalità
Nel modello di sviluppo che ci siamo scelti di portare avanti, infatti, senza i consumi l'economia è ferma. Ed è ferma perché non c'è lavoro e non c'è lavoro perché non ci sono consumi. L'alternativa sta solo in un modello di sviluppo dove la macchina economica la si fa correre sulla strada della sostenibilità ambientale e sociale, e dunque la crescita sia di ciò che non compromette le risorse e le materie prime e rispetti l'uomo e le terre dove vive. In assenza di questo modello, si può tentare di scalfire quello attuale, ma di certo l'idea di scaricare gli errori di chi ci ha portato alla crisi sui lavoratori e su quel poco che è rimasto dei loro diritti, è inaccettabile. Di fronte alle bugie, quindi, la forza della banalità della verità è già una rivoluzione.
Per saperne di più leggi l'articolo: Quando la verità dell'ovvio su crisi e disoccupazione batte la banalità
Bisogna cambiare modelli: l'idea del lavoro tanto perchè così guadagno tanto e mi posso permettere tutto ciò che voglio, esisterà sempre meno. Nel futuro prossimo, se lavorerò sarò già fortunato, guadagnerò di meno, ma dovrò trovare nuovi valori, magari più semplici, ma che diano ugualmente felicità: tipo riscoprire la socialità od essere più presenti in famiglia ad esempio nella crescita dei propri figli.
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