Greenpeace invia ai parlamentari il video che non piace all'Enel

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

Oggi Greenpeace ha recapitato a tutti i parlamentari una copia del corto "Uno al giorno", che Enel vorrebbe censurare perché secondo gli ambientalisti «Dimostra cosa vuol dire produrre elettricità col carbone». In seguito ad una denuncia Enel "contro ignoti".sono indagati il regista Mimmo Calopresti e lo sceneggiatore Manfredi Giffone.
Ermete Realacci: «Non mi pare un'azione intelligente da parte dell'Enel portare in tribunale Greenpeace, Calopresti e Giffone per un efficace spot contro l'uso del carbone. E' noto che il carbone è la fonte di energia fossile più inquinante. Anche l'Enel sa che il futuro è legato sempre più al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili. Del resto è dalle rinnovabili che, stando allo stesso bilancio Enel, giungono le prospettive più interessanti. Perché allora non comunicare la Paese una mutazione di rotta, con ovviamente i tempi necessari? Perché attestarsi con protervia su frontiere indifendibili? Da un grande gruppo che tanta parte ha avuto nella storia del nostro Paese questo ci aspetteremmo: un'idea più ambiziosa e convincente di futuro»
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1 commento:

  1. Bella la frase di Realacci: Da un grande gruppo che tanta parte ha avuto nella storia del nostro Paese questo ci aspetteremmo: un'idea più ambiziosa e convincente di futuro

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