DAL SITO DI GREENREPORT.IT
La disoccupazione cresce, insieme agli anni di crisi che ci seguono dal 2008. Secondo il presidente della Bce, Mario Draghi, siamo solo all'inizio: Draghi dichiara la disoccupazione - soprattutto quella «giovanile» - ha raggiunto ormai livelli che «rischiano di innescare forme di protesta estreme e distruttive», una possibilità concreta che potrà essere limitata soltanto con una «crescita duratura».
I dati diffusi ieri dall'Istat sull'andamento di consumi e disoccupazione non concilieranno dunque il sonno del presidente: l'Istituto stima che in Italia il numero dei disoccupati continuerà a crescere non solo quest'anno, ma anche il prossimo. Come ricorda inoltre il Sole24Ore, nel primo trimestre di quest'anno sono 42 al giorno le imprese che falliscono, in Italia. Nel frattempo, già gli episodi di violenza non mancano.
La macchina pubblica deve riappropriarsi del ruolo di volano dello sviluppo, con misure dall'impatto immediato. Tra queste, la creazione diretta di lavoro sembra al momento l'unica possibilità. A livello europeo se ne parla in qualche modo indirettamente proponendo l'applicazione della youth guarantee per l'occupazione giovanile, che gode di appoggio pressoché universale. È un buon inizio, ma è ancora troppo poco: si preferisce però continuare con la violenza di un'austerità vuota nei meriti, e carica di colpe. Ed è proprio di questa violenza gratuita che più di tutto dovremmo preoccuparci. Per saperne di più leggi l'articolo: Draghi, la violenza dei disoccupati e quella dell'austerità
I dati diffusi ieri dall'Istat sull'andamento di consumi e disoccupazione non concilieranno dunque il sonno del presidente: l'Istituto stima che in Italia il numero dei disoccupati continuerà a crescere non solo quest'anno, ma anche il prossimo. Come ricorda inoltre il Sole24Ore, nel primo trimestre di quest'anno sono 42 al giorno le imprese che falliscono, in Italia. Nel frattempo, già gli episodi di violenza non mancano.
La macchina pubblica deve riappropriarsi del ruolo di volano dello sviluppo, con misure dall'impatto immediato. Tra queste, la creazione diretta di lavoro sembra al momento l'unica possibilità. A livello europeo se ne parla in qualche modo indirettamente proponendo l'applicazione della youth guarantee per l'occupazione giovanile, che gode di appoggio pressoché universale. È un buon inizio, ma è ancora troppo poco: si preferisce però continuare con la violenza di un'austerità vuota nei meriti, e carica di colpe. Ed è proprio di questa violenza gratuita che più di tutto dovremmo preoccuparci. Per saperne di più leggi l'articolo: Draghi, la violenza dei disoccupati e quella dell'austerità
"Si preferisce però continuare con la violenza di un'austerità vuota nei meriti, e carica di colpe. Ed è proprio di questa violenza gratuita che più di tutto dovremmo preoccuparci."
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