DAL FATTO QUOTIDIANO.IT
Mara Carfagna, Stefano Feltri, Sandro Trento. Nell’arco di due giorni sono state almeno tre le persone che hanno attaccato pubblicamente la decrescita felice, senza però essersi presi la briga di approfondire di che si tratta. Ritorno “a una condizione agreste, bucolica”, goduria nell’abbassamento dei salari, pessimismo e tutta una serie di luoghi comuni sono alla base di queste ennesime critiche a proposte che, evidentemente, stanno minando le certezze dell’establishment politico-economico che hanno formato questi esperti.
I simpatizzanti della decrescita sono una massa di invasati contro la tecnologia e il progresso? No, per l’ennesima volta: sono persone che chiedono di badare meno ai numeri e più alla qualità di vita. Che chiedono di usare la tecnologia, e usarla di più, se serve, per passare però da un discorso di quantità a un discorso di qualità, ossia non di mero aumento della produttività e del reddito.
Insomma, cari economisti, politici ed esperti contrari a priori alla decrescita felice, guardate per cortesia le proposte politiche ed economiche che non vi siete ancora presi la briga di leggere, e per quanto le riterrete ingenue, idealistiche e riservate a cassandre, inesperti e sognatori, magari capirete una volta per tutte che decrescita non vuol dire tornare al carro e alla candela, ma cambiare un paradigma culturale, quello che vi ostinate a propinarci, che al di là di piacere o meno ha un piccolo problema, rispetto ad alcuni decenni fa: è miseramente fallito.
Per saperne di più leggi l'articolo: Perché parlate di decrescita felice senza conoscerla?
I simpatizzanti della decrescita sono una massa di invasati contro la tecnologia e il progresso? No, per l’ennesima volta: sono persone che chiedono di badare meno ai numeri e più alla qualità di vita. Che chiedono di usare la tecnologia, e usarla di più, se serve, per passare però da un discorso di quantità a un discorso di qualità, ossia non di mero aumento della produttività e del reddito.
Insomma, cari economisti, politici ed esperti contrari a priori alla decrescita felice, guardate per cortesia le proposte politiche ed economiche che non vi siete ancora presi la briga di leggere, e per quanto le riterrete ingenue, idealistiche e riservate a cassandre, inesperti e sognatori, magari capirete una volta per tutte che decrescita non vuol dire tornare al carro e alla candela, ma cambiare un paradigma culturale, quello che vi ostinate a propinarci, che al di là di piacere o meno ha un piccolo problema, rispetto ad alcuni decenni fa: è miseramente fallito.
Per saperne di più leggi l'articolo: Perché parlate di decrescita felice senza conoscerla?
La serata Pallante di venerdì scorso ha portato un po' di scompiglio tra i Pro e i Contro. La problematica di fondo penso che derivi dal fatto che oggi il M5S promuova la decrescita e Pallante ne è consulente. Qualcuno quindi ha pensato che fosse una propaganda politica. Vi lascio un altro spunto per pensare
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