COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE
Legambiente: “Serve un nuovo modello di turismo invernale a impatto zero e di qualità”. Stilato il decalogo di dieci punti per una montagna sostenibile
“Il turismo invernale - dichiara Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente - deve rinnovarsi. Ogni anno sulle Alpi vengono spesi centinaia di milioni di euro per ammodernare impianti e piste da sci, centinaia di milioni che producono spesso gravi danni ambientali in aree vulnerabili e di grande pregio naturalistico. Per realizzare nuove piste occorre abbattere foreste, spianare pascoli e torbiere, oltre che consumare grandi quantità di acqua e energia. Ma sciare in pista non è l'unica cosa che si può fare in montagna. Per questo con Nevediversa vogliamo sostenere un’offerta turistica alternativa che non aggredisca il patrimonio naturalistico delle zone montane, ma al contrario ne faccia un punto di forza. In questo senso diventa strategico il ruolo che svolgono i luoghi per le loro caratteristiche di unicità e bellezza che esprimono”.
Dieci consigli pratici da non dimenticare come ad esempio scegliere sempre un percorso adatto alla propria preparazione; affidarsi ad un professionista o ad un conoscitore della zona; consultare il bollettino meteo prima di partire; curare con attenzione il proprio equipaggiamento dai vestiti al pranzo al sacco. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti ad alta quota, è importante avere sempre con sé un sacchetto dove poter mettere l’immondizia prodotta e se si portano succhi di frutta, occorre eliminare il cartone del packaging. Inoltre Legambiente ricorda che, anche se nei parchi e nei rifugi si trovano bidoni per i rifiuti, è preferibile portare l’immondizia prodotta direttamente a valle. Così facendo si diminuisce l’utilizzo dell’elicottero, destinato a far ciò, che ha enormi costi ambientali.
Per saperne di più leggi l'articolo: Nevediversa 2013, tante le iniziative di Legambiente per riscoprire le Alpi d’inverno senza sci
“Il turismo invernale - dichiara Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente - deve rinnovarsi. Ogni anno sulle Alpi vengono spesi centinaia di milioni di euro per ammodernare impianti e piste da sci, centinaia di milioni che producono spesso gravi danni ambientali in aree vulnerabili e di grande pregio naturalistico. Per realizzare nuove piste occorre abbattere foreste, spianare pascoli e torbiere, oltre che consumare grandi quantità di acqua e energia. Ma sciare in pista non è l'unica cosa che si può fare in montagna. Per questo con Nevediversa vogliamo sostenere un’offerta turistica alternativa che non aggredisca il patrimonio naturalistico delle zone montane, ma al contrario ne faccia un punto di forza. In questo senso diventa strategico il ruolo che svolgono i luoghi per le loro caratteristiche di unicità e bellezza che esprimono”.
Dieci consigli pratici da non dimenticare come ad esempio scegliere sempre un percorso adatto alla propria preparazione; affidarsi ad un professionista o ad un conoscitore della zona; consultare il bollettino meteo prima di partire; curare con attenzione il proprio equipaggiamento dai vestiti al pranzo al sacco. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti ad alta quota, è importante avere sempre con sé un sacchetto dove poter mettere l’immondizia prodotta e se si portano succhi di frutta, occorre eliminare il cartone del packaging. Inoltre Legambiente ricorda che, anche se nei parchi e nei rifugi si trovano bidoni per i rifiuti, è preferibile portare l’immondizia prodotta direttamente a valle. Così facendo si diminuisce l’utilizzo dell’elicottero, destinato a far ciò, che ha enormi costi ambientali.
Per saperne di più leggi l'articolo: Nevediversa 2013, tante le iniziative di Legambiente per riscoprire le Alpi d’inverno senza sci
Il turismo invernale deve rinnovarsi.
RispondiEliminaLegambiente chiede un offerta turistica alternativa che non aggredisca il patrimonio naturalistico delle zone montane, ma al contrario ne faccia un punto di forza.