La scarsa mobilità e autonomia dei bambini italiani. Lo studio in italiano

DALL'ECO DALLE CITTA'

Emerge che la mobilità autonoma dei bambini aumenta con un significativo incremento in corrispondenza del passaggio dalla scuola primaria alla secondaria (11 anni), permane il fatto che in Italia il mezzo prevalente per accompagnare i figli a scuola sia l’auto. Il confronto tra le esperienze dei genitori e quelle dei figli evidenzia infatti un cambiamento per certi versi epocale. Quasi tutti i genitori all’età dei loro figli si recava a scuola a piedi, facendo lo stesso percorso dei loro figli e indipendentemente dall’età e dalla distanza dalla scuola.
Oltre all’eccezionale dipendenza dall’automobile, dallo studio emergono altre peculiarità italiane:
- in Italia la scuola ha l’obbligo di consegnare il bambino che frequenta la scuola primaria al genitore e non permette che questo torni a casa da solo.
- un Paese con pochi bambini e tante auto: la popolazione italiana è innanzitutto caratterizzata da una percentuale molto contenuta di minori (17% della popolazione totale), da un tasso di fertilità tra i più bassi in Europa (1,3 figli per donna) e di conseguenza da un’elevata presenza di figli unici: il 46,5% delle coppie con figli ne ha uno solo, mentre il 43% ne ha due;
- il parco veicolare italiano (Automobile Club Italiano, 2009), in continua crescita dagli anni ’60, è di 48.000.000 di mezzi, di cui circa 36.340.00 auto, con una media nazionale di 1,66 abitanti per ogni auto.
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1 commento:

  1. In Italia la mobilità è stata pensata in funzione dell'auto e della città.

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