La rabbia degli ultimi: «Non possiamo avere un piano B, perché non abbiamo un pianeta B»

DAL SITO DI GREENREPORT.IT

I paesi meno sviluppati del mondo (Least developed countries Ldc) sembrano proprio aver perso la pazienza per l'esasperante lentezza dei negoziati Onu sul cambiamento climatico. I delegati del gruppo dei 49 Paesi Lcd che si sono riuniti nella capitale del Nepal, Kathmandu, hanno discusso una risposta al "Doha Gateway" approvato nel dicembre 2012 alla Conferenza delle parti dell'United Nations framework convention on climate change (Unfccc) tenutasi nel Qatar.
La nazioni Lcd hanno tutte le ragioni di essere arrabbiate: tra loro ci sono molti dei Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici e stanno pagando sulla loro pelle lo sviluppo industriale ed il consumismo dei Paesi ricchi, mentre la nazioni sviluppate non mantengono o rinviano gli impegni, anche finanziari, per ridurre le emissioni e mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici.
«L'adozione del trattato nel 2015 si rivelerà scoraggiante - ha detto Prakash Mathema - Tuttavia, è mia convinzione che nel rispondere a queste sfide, si dovrebbe adottare un nuovo mantra sul clima nell'arena internazionale. Nella nostra ricerca per garantire un futuro di sicurezza climatica, dobbiamo passare dalla mentalità del "dopo di te" ad una prospettiva che dice seguiteci!»
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1 commento:

  1. Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici e stanno pagando sulla loro pelle lo sviluppo industriale ed il consumismo dei Paesi ricchi

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