Mare inquinato, l’Ilva di Taranto dà la colpa al vento

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Ancora inquinamento a Taranto. Questa volta riguarda il mare. Una chiazza nerastra ha sporcato il mare nella zona portuale interessata allo scarico delle materie prime che alimentano il ciclo siderurgico dell’Ilva.
L’azienda ha dichiarato che il materiale è caduto in mare perché c’era vento.
Ma è una buona comunicazione giustificare quanto è accaduto addossando la colpa al vento?
Constatiamo inoltre che rimangono scoperti i nastri trasportatori che trasferiscono le materie prime dal porto alla fabbrica (nei “parchi minerali”). Quei nastri trasportatori dovevano essere coperti il 26 gennaio 2013 in quanto l’AIA dava 3 mesi di tempo a partire dal 26 agosto 2012.
Ma questa dei ritardi è una storia vecchia.
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