Rifiuti. La Valle d'Aosta due mesi dopo il referendum

DALL'ECO DALLE CITTA'

Cosa è successo dopo il referendum?
Dopo il referendum abbiamo subito chiesto alla Regione un tavolo tecnico "snello" in grado di prendere immediatamente le decisioni necessarie anche perché ci sembrava evidente la strada indicata dal referendum. In Val d'Aosta esiste già un piano regionale del 2003 che non ha ancora trovato applicazione perché nel 2005 è venuto fuori il progetto dell'inceneritore. Dal quel momento in poi si è bloccato tutto. Ed oggi ci troviamo di fronte ad situazione gestionale non proprio eccellente.
Qual è l'atteggiamento dell'amministrazione regionale post-referendum?
Non mi sembra troppo coraggioso. Mi sembra che non si stiano sbilanciando troppo, decidendo di non intraprendere la strada indicata dal risultato elettorale. Dopo il referendum, invece del tavolo tecnico, la Regione ha optato per l'istituzione di una Commissione per riordinare gli indirizzi. La Commissione è chiamata a pronunciarsi a marzo con una relazione. A maggio però ci saranno le elezioni regionali e tutto sarà quindi rimandato al prossimo Consiglio e alla prossima Giunta.
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