DALLA REPUBBLICA.IT
Circa la metà del cibo prodotto nel mondo - due miliardi di tonnellate circa - non viene consumato e finisce nella spazzatura senza essere riciclato. Questa è l'impressionante conclusione di un rapporto curato dalla britannica Institution of mechanical engineers (Ime) che nelle sue analisi denuncia, tra i fattori di spreco, per il mondo sviluppato le date di scadenza troppo ravvicinate indicate sugli alimenti e per il mondo in via di sviluppo le "pratiche tecniche e agricole arretrate".
Le nude cifre sono impressionanti. Tra il 30% e il 50% degli alimenti preparati per il consumo non arrivano mai sul piatto dei consumatori e questo a fronte di una situazione che, secondo le stime Onu, vede in prospettiva una crescente pressione sulle risorse naturali.
Per saperne di più leggi l'articolo: La metà del cibo prodotto nel mondo non viene consumato e finisce in spazzatura
Le nude cifre sono impressionanti. Tra il 30% e il 50% degli alimenti preparati per il consumo non arrivano mai sul piatto dei consumatori e questo a fronte di una situazione che, secondo le stime Onu, vede in prospettiva una crescente pressione sulle risorse naturali.
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Questa è una vergogna del mondo civilizzato. Esistono però degli esempi positivi: l'Amiat a Torino in collaborazione con alcuni noti supermecati sta portando avanti un progetto di riutilizzo del cibo ancora in buono stato ma non vendibile per le mense sociali.
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