COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE NAZIONALE
Ben venga il piano strategico per una nuova politica di prevenzione
“Trovare le risorse per la tutela del territorio è il primo passo. Oggi la prevenzione è lenta e tarda ad arrivare: negli ultimi 10 anni solo 2 miliardi di euro sono stati erogati per attuare gli interventi previsti dai Piani di assetto idrogeologico (PAI) redatti dalle Autorità di bacino, per uno stanziamento totale di 4,5 miliardi di euro. In attesa di leggere e valutare la bozza sulle linee strategiche per la tutela del territorio, Legambiente propone di recuperare subito almeno 10 miliardi da investire sulla prevenzione dalle opere inutili, dai costi elevati e dagli impatti ambientali enormi. Ma al tempo stesso bisogna stabilire le politiche e le strategie da mettere in campo. Occorre una nuova politica di gestione del territorio che preveda lo stop al consumo di suolo, a partire dalle zone a rischio più elevato, e un’azione costante di manutenzione che si traduca in presidio territoriale svolto dalle Comunità locali. Inoltre per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni diventa imprescindibile considerare gli effetti dei cambiamenti climatici”, così il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, commenta le notizie relative alla bozza delle linee strategiche per il Piano strategico sulla tutela del territorio che il ministro dell'Ambiente ha inviato al Cipe.
Per saperne di più leggi l'articolo: Legambiente: Fermare le opere inutili per dare priorità alla mitigazione del rischio idrogeologico
“Trovare le risorse per la tutela del territorio è il primo passo. Oggi la prevenzione è lenta e tarda ad arrivare: negli ultimi 10 anni solo 2 miliardi di euro sono stati erogati per attuare gli interventi previsti dai Piani di assetto idrogeologico (PAI) redatti dalle Autorità di bacino, per uno stanziamento totale di 4,5 miliardi di euro. In attesa di leggere e valutare la bozza sulle linee strategiche per la tutela del territorio, Legambiente propone di recuperare subito almeno 10 miliardi da investire sulla prevenzione dalle opere inutili, dai costi elevati e dagli impatti ambientali enormi. Ma al tempo stesso bisogna stabilire le politiche e le strategie da mettere in campo. Occorre una nuova politica di gestione del territorio che preveda lo stop al consumo di suolo, a partire dalle zone a rischio più elevato, e un’azione costante di manutenzione che si traduca in presidio territoriale svolto dalle Comunità locali. Inoltre per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni diventa imprescindibile considerare gli effetti dei cambiamenti climatici”, così il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, commenta le notizie relative alla bozza delle linee strategiche per il Piano strategico sulla tutela del territorio che il ministro dell'Ambiente ha inviato al Cipe.
Per saperne di più leggi l'articolo: Legambiente: Fermare le opere inutili per dare priorità alla mitigazione del rischio idrogeologico
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