DAL FATTO QUOTIDIANO.IT
È spreco di territorio continuare a cementificare e a fare strade, a non investire in sistemi di intermodalità, a dare le stesse regole per chi costruisce ex novo e chi ristruttura l’esistente.
È spreco di energia quando lasciamo le luci accese, ma è spreco quando per stare in giacca e cravatta in ufficio in pieno luglio teniamo l’aria condizionata a 20 gradi. È spreco quando cambiamo cellulare ogni anno, passando ad un modello del quale si e no useremo il 10% delle sue potenzialità. È spreco quando gettiamo manufatti che potrebbero avere una seconda o terza vita (da un giocattolo ad una bicicletta, da un divano ad un arredo), è spreco quando mandiamo in discarica o termovalorizziamo confezioni che potrebbero essere riciclate.
Ma è spreco di relazioni quando non sappiamo valorizzare un produttore locale o peggio quando la collettività paga giustamente gli studi ad un ricercatore fino a 30 anni il quale, per mancanza di prospettive, va all’estero. È spreco quando non valorizziamo le migliori risorse e le migliori idee nelle aziende come nella società.
Ma lo spreco sa tingersi anche di verde: è spreco installare il fotovoltaico su un terreno coltivabile, ed è spreco produrre energia elettrica facendo fermentare in un digestore anaerobico del mais; è spreco produrre un Suv a metano.
Ancora una volta i nostri comportamenti collettivi posso far cambiare le cose, perché se è vero che il mercato segue i consumi, noi determiniamo i consumi.
Per saperne di più leggi l'articolo: Sprecare meno per vivere meglio
È spreco di energia quando lasciamo le luci accese, ma è spreco quando per stare in giacca e cravatta in ufficio in pieno luglio teniamo l’aria condizionata a 20 gradi. È spreco quando cambiamo cellulare ogni anno, passando ad un modello del quale si e no useremo il 10% delle sue potenzialità. È spreco quando gettiamo manufatti che potrebbero avere una seconda o terza vita (da un giocattolo ad una bicicletta, da un divano ad un arredo), è spreco quando mandiamo in discarica o termovalorizziamo confezioni che potrebbero essere riciclate.
Ma è spreco di relazioni quando non sappiamo valorizzare un produttore locale o peggio quando la collettività paga giustamente gli studi ad un ricercatore fino a 30 anni il quale, per mancanza di prospettive, va all’estero. È spreco quando non valorizziamo le migliori risorse e le migliori idee nelle aziende come nella società.
Ma lo spreco sa tingersi anche di verde: è spreco installare il fotovoltaico su un terreno coltivabile, ed è spreco produrre energia elettrica facendo fermentare in un digestore anaerobico del mais; è spreco produrre un Suv a metano.
Ancora una volta i nostri comportamenti collettivi posso far cambiare le cose, perché se è vero che il mercato segue i consumi, noi determiniamo i consumi.
Per saperne di più leggi l'articolo: Sprecare meno per vivere meglio
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