DAL FATTO QUOTIDIANO
Gli amministratori del piccolo comune di Villa Verde, trecentocinquanta anime a due passi da Oristano, dove a fine luglio 2009 un incendio devastante distrugge una grossa parte del patrimonio forestale del Monte Arci.
Gli amministratori locali e la comunità hanno saputo calare l’asso della fantasia, e delle emozioni. Il tutto accompagnato da una incredibile capacità evocativa, ciò che anima cuore e passione di un sacco di gente, che rimettendosi in gioco danno forma e sostanza alle cose, della vita.
La prima cosa che organizzarono, sostenuti dal megafono della nostra associazione, fu una sorta di chiamata “alle armi” per far sì che il piccolo comune non rimanesse solo, ad affrontare l’emergenza prima e la ricostruzione poi. La bonifica anche, e il recupero dell’immensa area interessata dal disastro.
Da quel momento ogni anno germoglia una nuova idea, che semina gemme di speranza e di concretezza. Che ripopolano di vita luoghi in cui la vita è scomparsa bruciata via dal fuoco. Ecco che allora parte un progetto incredibile, “Sa pinneta”, una vecchia capanna tradizionalmente usata in tutta l’isola dai pastori. Qui la capanna ospita un laboratorio interattivo sul ciclo di vita del bosco. Il tutto in uno spazio sopravvissuto all’incendio del 2009, dove studenti, curiosi e turisti, possono godere di un’esperienza coinvolgente, un viaggio-racconto alla scoperta del Monte Arci, del ciclo di vita del bosco, delle piante e degli animali che lo popolano. Un percorso emozionale ad alto livello tecnologico e di innovazione, grazie all’utilizzo delle moderne tecniche di interaction design.
Per saperne di più leggi l'articolo: Esempi positivi di cittadinanza attiva: “Sa Pinneta”, una storia vera
Gli amministratori locali e la comunità hanno saputo calare l’asso della fantasia, e delle emozioni. Il tutto accompagnato da una incredibile capacità evocativa, ciò che anima cuore e passione di un sacco di gente, che rimettendosi in gioco danno forma e sostanza alle cose, della vita.
La prima cosa che organizzarono, sostenuti dal megafono della nostra associazione, fu una sorta di chiamata “alle armi” per far sì che il piccolo comune non rimanesse solo, ad affrontare l’emergenza prima e la ricostruzione poi. La bonifica anche, e il recupero dell’immensa area interessata dal disastro.
Da quel momento ogni anno germoglia una nuova idea, che semina gemme di speranza e di concretezza. Che ripopolano di vita luoghi in cui la vita è scomparsa bruciata via dal fuoco. Ecco che allora parte un progetto incredibile, “Sa pinneta”, una vecchia capanna tradizionalmente usata in tutta l’isola dai pastori. Qui la capanna ospita un laboratorio interattivo sul ciclo di vita del bosco. Il tutto in uno spazio sopravvissuto all’incendio del 2009, dove studenti, curiosi e turisti, possono godere di un’esperienza coinvolgente, un viaggio-racconto alla scoperta del Monte Arci, del ciclo di vita del bosco, delle piante e degli animali che lo popolano. Un percorso emozionale ad alto livello tecnologico e di innovazione, grazie all’utilizzo delle moderne tecniche di interaction design.
Per saperne di più leggi l'articolo: Esempi positivi di cittadinanza attiva: “Sa Pinneta”, una storia vera
I mass media continuano a bombardarci di notizie negative, ma l'Italia, quella che non fa rumore, esiste, e questo blog ne è la prova. Abbiamo bisogno di esempi positivi!!!
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