Cambiamento climatico: interviene la Banca Mondiale

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

L’estate del 2012 è stata veramente un punto di svolta nel dibattito sul cambiamento climatico. Abbiamo visto il susseguirsi di eventi clamorosi e preoccupanti: la fusione del ghiaccio dell’Oceano Artico, la siccità negli Stati Uniti e in molte altre regioni del mondo, gli incendi in Siberia e, per finire, l’uragano Sandy che ha colpito New York. Tutti questi eventi hanno dato una spinta drammatica alla percezione della necessità di fare qualcosa per fermare il riscaldamento e i suoi effetti collaterali prima che sia troppo tardi.
Intervento in questo senso è arrivato dalla Banca Mondiale che ha pubblicato “Abbassare il termostato; le ragioni della necessità di evitare un mondo più caldo di 4° C.”.
4 gradi di riscaldamento in più non sono qualcosa che può essere “mitigato”. Sono un disastro senza precedenti nella storia umana: ondate di calore che renderebbero molte zone tropicali inabitabili, inondazioni nelle città costiere, scarsità di acqua, uragani violentissimi, per non parlare del disastro che causerebbe all’agricoltura e – di conseguenza – alla produzione alimentare. Eppure, siamo sulla strada per arrivare a qualcosa del genere.
Per saperne di più leggi l'articolo: Cambiamento climatico: interviene la Banca Mondiale

Nessun commento:

Posta un commento