DAL FATTO QUOTIDIANO.IT
Nello stato brasiliano di Rondônia, in mezzo a sconfinate piantagioni di soia e allevamenti, sopravvive un piccolo fazzoletto di foresta pluviale. È in quei pochi ettari di terra che 5 persone, gli ultimi sopravvissuti della loro tribù, cacciano la selvaggina rimasta.
Nessuno comprende a fondo la lingua degli Akuntsu e, pertanto, nessuno può raccontare l’orrore che queste persone hanno vissuto. Tuttavia, si sa che gli allevatori che hanno occupato la loro terra hanno massacrato tutti gli altri membri della tribù e raso al suolo le loro case con i bulldozer per coprire ogni traccia dei crimini. Tra poco il loro genocidio sarà completo.
Ogni anno, il 27 gennaio, l’umanità celebra il Giorno della memoria, “ricorda” l’Olocausto e riflette sul valore supremo della vita umana. Ma la verità è che Auschwitz continua comunque a esistere sfidando le presunzioni degli ultimi tre secoli di pensiero occidentale, tra cui l’ineluttabilità del progresso umano e il potere civilizzante della tecnologia e del benessere economico.
Per saperne di più leggi l'articolo: Massacro nella foresta, il genocidio degli Akuntsu
Nessuno comprende a fondo la lingua degli Akuntsu e, pertanto, nessuno può raccontare l’orrore che queste persone hanno vissuto. Tuttavia, si sa che gli allevatori che hanno occupato la loro terra hanno massacrato tutti gli altri membri della tribù e raso al suolo le loro case con i bulldozer per coprire ogni traccia dei crimini. Tra poco il loro genocidio sarà completo.
Ogni anno, il 27 gennaio, l’umanità celebra il Giorno della memoria, “ricorda” l’Olocausto e riflette sul valore supremo della vita umana. Ma la verità è che Auschwitz continua comunque a esistere sfidando le presunzioni degli ultimi tre secoli di pensiero occidentale, tra cui l’ineluttabilità del progresso umano e il potere civilizzante della tecnologia e del benessere economico.
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