La resilienza per sopravvivere a questa crisi

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

In psicologia la resilienza viene vista come la capacità dell’uomo di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente.
In ecologia la resilienza è la capacità di un ecosistema, inclusi quelli umani come le città, o di un organismo di ripristinare l’equilibrio del sistema, a seguito di un intervento esterno (come quello dell’uomo) che può provocare un deficit ecologico, ovvero l’erosione della consistenza di risorse che il sistema è in grado di produrre rispetto alla capacità di carico.
Un resiliente, ad esempio, è un cittadino in grado di autoprodursi gran parte delle cose (beni, prodotti e servizi) di cui ha bisogno per vivere. Curare un orto nel giardino di casa (o sul balcone se non si ha a disposizione un pezzo di terra, o su un pezzo di terra messo a disposizione gratuitamente dall’amministrazione comunale) è un primo antidoto, concreto ed efficace, per smetterla di mangiare frutta e verdura prodotta chissà dove, gonfia di pesticidi di ogni tipo, dannatamente cara.
Oggi, in questo crepuscolo di Impero che perde pezzi ad ogni angolo di strada, chi pratica la resilienza è in montagna a resistere, e sta contribuendo anche involontariamente al momento, che verrà, della liberazione.
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