DAL FATTO QUOTIDIANO.IT
In Sardegna da mezzo secolo, da quando il carbone sardo divenne troppo costoso, nessuno – salvo l’Ocse nel ’59 – ha proposto una crescita fisiologica, ma solo false economie di cartapesta destinate, tutti lo sapevano, al fallimento. Non esiste un ambientalismo antindustriale. Esistono industrie che avvelenano e altre che rispettano le regole. Il nemico è l’industrialismo degenerato, tossico e corruttore.
Il caso Alcoa. La Sardegna importa bauxite, avvelena il territorio e esporta alluminio. Insostenibili i costi per la salute e per l’economia. Intanto Alcoa, in Russia e in Arabia Saudita, realizza a prezzi bassi impianti grandi cinque volte Portovesme. Alcoa non esiste più in Sardegna.
Ma né sindacati, né istituzioni, orientano chi deve affrontare dolorose trasformazioni, nessuno accompagna questo percorso necessario. Chi garantisce un reddito nel periodo di orientamento e formazione? Chi farà le bonifiche dei veleni? Nessuna risposta.
Per saperne di più leggi l'articolo: E’ una balla che il lavoro sia in competizione con l’ambiente e la salute. E’ l’industria in guerra con i cittadini.
Il caso Alcoa. La Sardegna importa bauxite, avvelena il territorio e esporta alluminio. Insostenibili i costi per la salute e per l’economia. Intanto Alcoa, in Russia e in Arabia Saudita, realizza a prezzi bassi impianti grandi cinque volte Portovesme. Alcoa non esiste più in Sardegna.
Ma né sindacati, né istituzioni, orientano chi deve affrontare dolorose trasformazioni, nessuno accompagna questo percorso necessario. Chi garantisce un reddito nel periodo di orientamento e formazione? Chi farà le bonifiche dei veleni? Nessuna risposta.
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