Belgio, segni di crepe in reattore nucleare

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

Segni di crepe sono stati scoperti in un reattore di Tihange, la seconda centrale nucleare del Belgio.
Il governo belga ha annunciato per i prossimi anni una graduale uscita dal nucleare ma nel 2011 l’energia atomica copriva ancora il 54% del fabbisogno di energia elettrica.
Ad agosto il Belgio aveva fermato il reattore da 1.006 megawatt di Doel 3, a nord di Anversa, per l’individuazione di possibili crepe nel serbatoio principali e in seguito il provvedimento era stato esteso alla centrale di Tihange, vicino a Liegi. Nel comunicato si spiega che “ci vorranno diverse settimane prima di avere risposte definitive” sulle crepe e nel frattempo la centrale di Tihange resterà chiusa.
Un esempio: i casi di diabete sono aumentati a dismisura, ed è ormai indiscutibile che le polveri siano dei cosiddetti distruttori endocrini. Ma occorre fare grande attenzione anche ad altre malattie: infarto, ictus e tromboembolia polmonare, per esempio. Si sa che esiste uno studio sui bambini malformati concepiti dopo l’11 settembre in coppie residenti nell’isola di Manhattan, e le malformazioni sono un altro dei problemi gravissimi delle polveri.
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