DALLA REPUBBLICA.IT
Lezioni autoprodotte gratuite per vincere la paura della strada, imparare a districarsi nel traffico urbano e salvarsi la pelle quando si pedala in città. A settembre partirà a Roma il primo "corso di sopravvivenza urbana" promosso dal movimento spontaneo nazionale #salvaiciclisti 1, prima iniziativa didattica del neonato "Libero ateneo del ciclismo urbano" (Lacu), per sviluppare la conoscenza ciclourbana in tutta Italia e dare un supporto teorico-pratico a chi vuole usare la bici in sicurezza.
Il tutto nasce proprio mentre infuria la polemica, scoppiata la scorsa settimana e non ancora sopita, sulla proposta della rivista di motori "Quattroruote" del casco obbligatorio 2 per chi va in bici. Un obbligo considerato deleterio da #salvaiciclisti e dalla Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta), che ne consigliano l'uso ma ribattono, dati alla mano, che l'imposizione del "caschetto" non solo è negativa per la sicurezza (essendo omologato solo per impatti fino a 23 km/h, ndr) ma che troncherebbe anche sul nascere ciò che definiscono "il Rinascimento ciclistico italiano".
Per saperne di più leggi l'articolo: #Salvaiciclisti a lezione di "sopravvivenza"
Il tutto nasce proprio mentre infuria la polemica, scoppiata la scorsa settimana e non ancora sopita, sulla proposta della rivista di motori "Quattroruote" del casco obbligatorio 2 per chi va in bici. Un obbligo considerato deleterio da #salvaiciclisti e dalla Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta), che ne consigliano l'uso ma ribattono, dati alla mano, che l'imposizione del "caschetto" non solo è negativa per la sicurezza (essendo omologato solo per impatti fino a 23 km/h, ndr) ma che troncherebbe anche sul nascere ciò che definiscono "il Rinascimento ciclistico italiano".
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