Ambientalismo isterico? No, estremismo industriale

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

La parola ambientalista, apparsa da pochi decenni nel vocabolario, ha subito disastrose distorsioni di significato e di senso. Mai di ambientalismo come comune esercizio di civiltà e coscienza.
Il vero fanatismo è nell’estremismo industriale che ha avvelenato migliaia di persone, nella frenesia del cemento che ha distrutto intere regioni. Distrutte materialmente, culturalmente e moralmente.
Sono estremisti in Germania dove puntano a consumo di suolo zero? Estremisti in Francia dove il permesso di costruire è una faccenda seria mentre da noi è spesso un patto a due, tra chi amministra e chi imprende? Sono mediatori in Cina, ricoperti da una nube di veleno? Mediatori in Russia dove le norme ambientali sono roba per deboli di stomaco? Moderati all’Ilva, moderati gli industriali e i governi i quali per decenni hanno permesso che in cambio di un po’ di lavoro si crepasse al grido di “meglio il fumo della fame”?
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