Nuovo processo Car Fluff a Barge e Revello



Torino, 2 luglio 2012                                                                                     Comunicato stampa

Nuovo processo su smaltimento illecito di rifiuti nei Comuni di Barge e Revello:
Legambiente si costituisce parte civile

5 nuovi  siti in cui sono stati interrati rifiuti speciali (car fluff)e altri materiali contenenti sostanze tossiche. Inquinate le falde idriche superficiali

Nuovo processo, vecchia storia quella dell'interramento illecito del car fluff, il rifiuto derivante dalla frantumazione delle carcasse delle automobili, nel cuneese.
Dopo la conclusione a gennaio 2009 del processo penale in cui veniva giudicato colpevole dalla Corte di Cassazione il Sig. Ambrogio Gian Bartolo per lo stesso reato, ora si apre un nuovo processo per lo smaltimento illecito dei rifiuti speciali e tossici e l'inquinamento delle falde superficiali in 5 nuovi siti nei comuni di Barge? e Revello.
Imputati, insieme al Sig. Ambrogio, altre 4 persone: Forgia Bartolomeo, Boeris Alberto Michele, Bainotti Maria e Maccagno Alessio, tutti accusati di aver dirottato i rifiuti dal corretto smaltimento e averli trasportati e interrati illegalmente in 5 diversi siti, a diretto contatto con le falde idriche superficiali destinate all'alimentazione umana.
Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, seguita dall'Avv Annalisa Baratto, è stata riconosciuta parte civile al processo, così come è stato per il processo precedente, per il danno morale derivante dalla lesione del diritto della personalità dell'associazione al perseguimento del proprio scopo sociale di salvaguardia dell'ambiente.
La Corte Suprema ha dichiarato che il danno in esame presenta una dimensione personale, oltre a quella pubblica, che si concreta nella lesione del diritto fondamentale all'ambiente salubre di ogni uomo e delle formazioni sociali nelle quali si sviluppa la personalità. Il danno ambientale è quindi considerato lesivo di un bene di rilevanza costituzionale!
“Una brutta storia iniziata nel 2003 che speravamo fosse chiusa – dichiarano Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta e Elisabetta Roberti, presidente del circolo di Barge – invece si apre oggi un nuovo processo su nuovi siti inquinati, ai danni dell'ambiente e delle persone che vivono quei luoghi. Ci auguriamo che, così come accaduto nel precedente processo, sia fatta giustizia su questa vicenda e che, una volta per tutte, venga messa la parola fine. Purtroppo – continuano Dovana e Roberti – i Rapporti Ecomafia presentati ogni anno da Legambiente mettono in luce quanto il problema dello smaltimento illecito dei rifiuti non sia raro e che la vicenda di Barge e Revello non è un caso isolato”.

Ufficio stampa Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta: 011.2215851 – 392.9935376

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