DAL FATTO QUOTIDIANO.IT
“C’è una sola cosa peggiore del morire: il non vivere”.
Su internet circolano diversi documentari che testimoniano le pazzesche condizioni di vita o meglio di non-vita in cui vengono tenuti gli animali definiti “da macello”, espressione che è già di per sé programmatica. E ben si può affermare che la morte per loro sia solo una liberazione.
Secondo l’ISMEA, nel 2010 la contrazione dei consumi di carne bovina è stata del 4,6%, dei prodotti ittici del 2,9%, solo in parte compensati da un aumento dello 0,6% della carne e dei prodotti suini. Peraltro, ogni italiano, mediamente, si pappa qualcosa come 90 kg di carne l’anno, che continua ad essere una cifra ben ragguardevole, anzi “mostruosa”. In aumento i vegetariani, che si calcola ormai siano in Italia circa 7 milioni (erano 6 milioni nel 2009, secondo l’Eurispes), con una tendenza che in borsa potremmo definire “rialzista”: previsione di 30 milioni nel 2050.
Per saperne di più leggi l'articolo: Il consumo di carne è ancora simbolo del raggiunto benessere?
Su internet circolano diversi documentari che testimoniano le pazzesche condizioni di vita o meglio di non-vita in cui vengono tenuti gli animali definiti “da macello”, espressione che è già di per sé programmatica. E ben si può affermare che la morte per loro sia solo una liberazione.
Secondo l’ISMEA, nel 2010 la contrazione dei consumi di carne bovina è stata del 4,6%, dei prodotti ittici del 2,9%, solo in parte compensati da un aumento dello 0,6% della carne e dei prodotti suini. Peraltro, ogni italiano, mediamente, si pappa qualcosa come 90 kg di carne l’anno, che continua ad essere una cifra ben ragguardevole, anzi “mostruosa”. In aumento i vegetariani, che si calcola ormai siano in Italia circa 7 milioni (erano 6 milioni nel 2009, secondo l’Eurispes), con una tendenza che in borsa potremmo definire “rialzista”: previsione di 30 milioni nel 2050.
Per saperne di più leggi l'articolo: Il consumo di carne è ancora simbolo del raggiunto benessere?
Nessun commento:
Posta un commento