Fermiamo i treni di scorie nucleari per ragionare

DAL FATTO QUOTIDIANO.IT

I trasporti ferroviari di barre di combustibile nucleare verso la Francia sono frutto di un accordo siglato nel 2006 in base al quale una parte delle nostre barre di combustibile irraggiato viene inviata in Francia dove viene trattata in un procedimento chiamato “re processing” (riprocessamento), che consente di sperare elementi ancora utili, come uranio e plutonio, dal resto del materiale radioattivo, che viene alla fine inglobato in una matrice di vetro borosilicato per formare le vere e proprie “scorie”, che verranno restituite all’Italia.
Si può dimostrare come in caso di fermata prolungata imprevista la popolazione risulta esposta a dosi da radiazioni ionizzanti che possono superare il limite stabilito dalla legislazione italiana.
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