Eco del Chisone: 28-12-2011

Il Tar dà ragione al Comune

Luserna S.G., sulla centrale a biomasse


LUSERNA S.G. - Il Tar si è pronunciato. Il ricorso del Comune di Luserna S.G. contro l'autorizzazione per la centrale a biomasse è stato accolto, almeno in parte: l'atto da parte della Provincia è stato annullato e si dovrà tornare in Conferenza dei servizi per approfondire la documentazione. In particolare, il Tar ha ritenuto che la Provincia dovesse tenere in debita considerazione le opposizioni del Comune sul piano edilizio ed urbanistico, prima di prendere la sua decisione. Inoltre, la documentazione presentata riguardo l'annessa rete di teleriscaldamento non sarebbe stata sufficiente.
Primo round al Comune, dunque. Ma la battaglia di carte bollate prosegue...

Le proposte di Legambiente per un Natale amico del Pianeta

Le proposte di Legambiente per un Natale amico del Pianeta
Il Natale sta per arrivare e per chi non vuole rinunciare alla tradizione dell’albero, delle luci colorate e degli addobbi sfavillanti, ma vuole che le proprie feste siano un po’ più sostenibili ecco qualche consiglio di Legambiente e tante idee regalo per festeggiare in amicizia con il Pianeta.
REGALI
Una tartaruga sotto l’albero Se siete in cerca di un regalo veramente speciale per il vostro Natale, adottate le tartarughe marine in difficoltà ospitate presso il nostro centro di Manfredonia. Bazar Tanti doni provenienti dal commercio equo e solidale: articoli di qualità ed ecocompatibili, prodotti nel rispetto dell’ambiente e della dignità dei lavoratori Un anno con Legambiente L’iscrizione a Legambiente con abbonamento al mensile La Nuova Ecologia, un regalo originale per farsi ricordare tutto l’anno
DECORAZIONI:
Qualche consiglio per addobbare la nostra casa con un occhio di riguardo all’ambiente
ALBERO, vero o finto?
In tutto il ciclo di vita gli alberi veri consumano meno energia di quelli finti (circa un quinto) quindi tra i due è meglio scegliere un albero vero. Con qualche accorgimento però. Se l’albero ha le radici recise o troppo corte, infatti, sarà molto difficile che possa sopravvivere piantandolo nuovamente dopo le feste. Sarebbe meglio, dunque, scegliere dei cimali o punte di abete provenienti dagli interventi di diradamento dei boschi che i forestali fanno abitualmente. Oppure alberi coltivati in vivaio che aiutano l’ambiente perché vengono prodotti in terreni marginali, abbandonati o incolti e che altrimenti sarebbero destinati all’abbandono e al degrado idrogeologico. Il Corpo Forestale dello Stato consiglia poi di scegliere altre specie in alternativa all’abete che è adatto esclusivamente alle zone montane. I sempreverdi (ginepro, alloro, leccio), ad esempio, si adattano bene al clima cittadino e di pianura. In ogni caso bisogna fare attenzione alla presenza di un bollino metallico o un etichetta di riconoscimento che ne certificano la provenienza italiana. Finite le feste, se non si ha la possibilità di piantarlo in giardino, possiamo donare il nostro albero ai centri di raccolta indicati da molti vivaisti o dai comuni che provvedono al recupero per farne legno o a ripiantarli in luoghi adatti all’attecchimento. Infine, se si sceglie un albero vero è meglio evitare addobbi troppo pesanti che possono danneggiarlo, mantenere umide le radici, tenerlo lontano da fonti di calore e correnti d’aria.
ADDOBBI
Visto che il Natale senza luci è difficile da immaginare meglio illuminarlo con i led o con lampadine a basso consumo di energia. Esistono ormai molte luminarie che sfruttano questa nuova tecnologia. Anche per l’albero o per decorare la casa è possibile realizzare addobbi con materiali naturali come legno, rafia, spago, pasta o con oggetti riciclati.
CIBO:
I suggerimenti per rendere più eco-friendly anche i tradizionali cenoni delle feste Anche se i menù natalizi spesso abbondano di ingredienti esotici meglio prediligere prodotti alimentari locali e di stagione che percorrono meno chilometri e sostengono le economie locali. Si può scegliere tra molti prodotti provenienti da agricoltura biologica o dal circuito del commercio equosolidale.
AUGURI:
Come non rinunciare agli auguri privilegiando le soluzioni più amiche dell’ambiente Le tradizionali cartoline e i biglietti d’auguri di carta hanno sempre il loro fascino ma scegliere un e-card è sicuramente più ecofriendly. E poi sono molto veloci e personalizzabili. In alternativa, per i meno tecnologici, in commercio esistono tantissimi biglietti in carta riciclata o ecologica che hanno la stessa funzione, ma che riducono notevolmente l'impatto sull'ambiente dei nostri auguri. Quelli di Legambiente per il progetto Rugiada hanno il valore aggiunto di portare anche un messaggio di solidarietà per i bambini provenienti dalle zone più contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl.

Il traffico illecito di rifiuti: un’emergenza globale.

Comunicato stampa nazionale: settore rifuti

Comunicato stampa: Rorà

Comunicato stampa: Rorà

Rapporto annuale 2010

Rapporto annuale Legambiente Val Pellice

Prova inserimento link da Internet


Rifiuti: Il Piemonte supera il 50% nella raccolta differenziata


COMUNICATO STAMPA

                                                                                                                                                                Torino, 29 Novembre 2011

                        RIFIUTI: IL PIEMONTE SUPERA IL 50% NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA,
       SI COLLOCA COSÌ AL TERZO POSTO A LIVELLO NAZIONALE
Ravello: “Piemontesi virtuosi, la produzione di rifiuti per abitante al di sotto della media nazionale”


La percentuale di raccolta differenziata prodotta dal Piemonte nel 2010 ha superato per la prima volta il 50%, obiettivo fissato dalla normativa nazionale,  raggiungendo il 50,4%. Questo risultato fa del piemonte la Terza regione d’Italia in fatto di raccolta differenziata.
È quanto emerge dai dati raccolti dall’Osservatorio regionale rifiuti e comunicati in una delibera di Giunta dall’assessore all’Ambiente Roberto Ravello.  

I Rifiuti urbani prodotti nel 2010 ammontano a circa 2.240.000 tonnellate di cui 1.130.000 raccolte in modo differenziato ed avviate ad operazioni di recupero e 1.110.000 avviate a smaltimento.
Una lieve diminuzione dunque rispetto all’anno precedente, per quel che riguarda i rifiuti avviati a smaltimento (-1.4%) ed un aumento invece della Raccolta Differenziata (+1,6%). Ogni abitante piemontese ha prodotto circa 502 kg di rifiuti (-0,1% rispetto al 2009) di cui 253 kg sono stati raccolti in modo differenziato e avviati a recupero e 249 kg sono stati smaltiti.

Anche per il 2011 si prevede una sostanziale stabilità dei dati: ci si aspetta però un riscontro positivo per quel che riguarda i rifiuti da imballaggi, alla luce delle buone pratiche avviate con i punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), che hanno fornito la loro disponibilità per attivare azioni di riduzione rifiuti e campagne di comunicazione finalizzate a modificare le abitudini di acquisto dei consumatori, ridurre la produzione di rifiuti e ottimizzarne il recupero e il riciclo. Altro dato positivo, secondo le prime proiezioni 2011, si riferisce alla provincia di Vercelli che, a differenza degli ultimi anni in cui si è sempre confermata fanalino di coda nella raccolta differenziata, pare abbia raggiunto una media del 40% (su un totale di 86 Comuni, 50 hanno raggiunto il 60% di differenziata e 30 comuni il 40%).

I dati certificati attraverso la delibera della Giunta regionale - ha dichiarato l’Assessore regionale all’Ambiente Roberto Ravello - rappresentano informazioni fondamentali non solo per fotografare la situazione attuale, ma anche per la programmazione della gestione dei rifiuti. Ciò assume un significato ancora maggiore in un momento di riforma del sistema della governace del settore.
È un risultato di cui il Piemonte va orgoglioso: per la prima volta, la raccolta differenziata a livello regionale supera il 50%, a conferma del fatto che il percorso intrapreso è positivo, grazie soprattutto all’impegno dei cittadini. Ritengo fondamentale uno sforzo congiunto di tutti gli operatori del settore e delle amministrazioni locali affinché il dato della raccolta differenziata si avvicini sempre più al dato di effettivo riutilizzo del rifiuto. Grande importanza assume anche il dato relativo alla produzione pro capite di rifiuti: a fronte di una media nazionale pari 609,5 kg, ogni piemontese ha invece prodotto 500 kg.  
I metodi per gestire la partita rifiuti, infatti, sono essenzialmente due, entrambi derivanti da approcci culturali semplici ma diversi rispetto alla teoria finora dominante che ha considerato i rifiuti esclusivamente come un problema: da un lato è basilare contenere la produzione del rifiuto stesso e dall’altro è possibile, con le tecnologie più avanzate e sicure, puntare alla valorizzazione energetica dei rifiuti.  Su entrambe queste direttrici, il Piemonte è all’avanguardia nel panorama nazionale e questo ci consentirà, nel medio periodo, di superare la logica delle discariche, che costituiscono una ferita sul nostro territorio”.